Da Monesi a Limone - Sito di Gianluca Dagnino

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Off The Road Again


Una Grande Avventura:
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a Monesi a Limone Piemonte

Sulle Alpi Liguri e Marittime sono numerosissime le strade militari dismesse.
Una delle più famose (e percorse) è quella che collega Monesi (provincia di Imperia) al Colle di Tenda, sopra a Limone Piemonte.
Questa strada, particolarmente conosciuta all'estero, meta preferita da fuoristradisti, motociclisti e mountain bikers di mezza Europa è lunga circa 37 chilometri e. per il primo tratto (all'incirca fino al Colle dei Signori), è agevolmente percorribile anche da vetture non 4x4.
Lasciato l'abitato di Monesi (mt.1400 slm circa) si prosegue verso monte e, per circa 2 Km la strada è asfaltata, dopo di chè si entra all'interno di un bosco di larici ed il fondo stradale si alterna tra lo sterrato ed il cemento.
Arrivati a quota 1800 la strada si biforca; sulla sinistra si sale al Monte Saccarello o al Passo Tanarello.


Noi, invece, siamo andati a destra.
Oltrepassata una malga si entra nel Bosco delle Navette, detto anche (per ovvii motivi) Il Bosco Nero.
Vale la pena di fermarsi all'interno del bosco per ascoltare il silenzio che vi regna e, di più, vale la pena di ricordare che quì, durante la seconda guerra mondiale, ebbe luogo uno dei più atroci rastrellamenti da parte delle SS nei confronti delle armate Partigiane.
In questo silenzio (mi ripeto) non è possibile non dedicare un pensiero o, per chi crede, una preghiera, a questi poveri caduti.


Oltrepassate le Navette ci si inerpica per qualche chilometro fino a giungere al "Passo di Flamargal" - una sorta di terrazza sui versanti liguro-piemontesi delle Alpi.
Il vento - manco a dirlo - molto freddo, la fa da padrone.
Siamo circa a 2200 metri sul livello del mare.
Da questo passo iniziamo a trovare le pietre miliari; la prima ci dice che il Colle di Tenda è a ben 19 chilometri.
Il fondo è maggiormente accidentato ma ancora percorribile (con molta attenzione) anche dalle normali vetture, ma..... ancora per poco....


La strada discende per circa un chilometro e si arriva al Colle dei Signori (2130 m. slm) dove fanno comparsa le pietre di Confine; il valico, infatti è in territorio francese.
Breve sosta, giusto il tempo di un caffè, qualche foto al Rifugio Don Barbera ed avvistiamo i reali "abitanti" del luogo - le marmotte - da qui fin oltre il Colle della Boaria signore incontrastate della montagna.
La loro presenza è seconda solamente alle mucche, ovviamente "importate" dai pastori (gli alpeggi, infatti, sono numerosissimi)   


"Oua sci che ghe semmu !!!"

La strada diventa pietraia, stretta; gli strapiombi incombono un pochino minacciosi, i paracarri si fanno sempre più rari, il fondo è molto sconnesso, canali, buche... ma, in una giornata così, è anche divertente guidare.

Occorre, ovviamente, la giusta dose di prudenza; a queste quote, poi, la mancanza di alberi fa si che si possa avere ampia visibilità, quindi, in caso di avvistamento di veicoli in direzione contraria, ci si può fermare in uno dei pochi tratti con larghezza sufficiente, aspettare e.....godersi il panorama.

Numerose sono le curve, i tornanti, sul lato sinistro si scorge la presenza di alcuni "fornelli da mina" che, in caso di attacchi, avrebbero dovuto distruggere il percorso.
Ad un certo punto si discende, anche in maniera pronunciata...per poi risalire verso il Colle della Boaria. (guardate attentamente la terza foto).


Su questo colle si nota la presenza di baraccamenti militari, ormai diroccati.


Sono il preludio alla discesa finale verso il Colle di Tenda ed il....


Forte Centrale


 
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