Valle Meraviglie - Sito di Gianluca Dagnino

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Itinerari nella Natura




La Valle delle Meraviglie
e le sue incisioni rupestri

Alle spalle di Ventimiglia, dirigendosi verso Cuneo, ci si addentra in territorio francese. Proseguendo per una trentina di chilometri si raggiunge San Dalmazzo di Tenda (St. Dalmas de Tende), da lì seguendo le chiarissime indicazioni, sulla destra inizia la strada che si inerpica fino alla frazione di Casterino.
Siamo nel cuore delle Alpi Marittime, pardon, Alpi Liguri, secondo la nuova denominazione.
Anticamente Casterino era una borgata di pastori, ancor oggi sono visibili le malghe frequentate, come un tempo, da allevatori liguri, piemontesi e provenzali.


Dalla frazione di Casterino (clicca sulla mappa per ingrandire), ci si dirige verso il Rifugio di Fontanalba (circa 2 ore a piedi o 45 minuti in fuoristrada).
Poco prima del rifugio si lascia la macchina e, a piedi, seguendo un'agevole strada militare, lo si oltrepassa seguendo le indicazioni "Lac Vert de Fontanalba" (Lago Verde di Fontanalba) fino ad un ponte e da li si seguono i segnavia per i Lac Jumeaux (Laghi Gemelli).

Ignorando le indicazioni "Visita Guidata" (se voleste vederli senza le guide) il sentiero sale in maniera comunque facile ma decisa e, infatti, poco alla volta, il rifugio appare, sempre più piccolo, ai nostri piedi.

Si continua a salire e, dopo aver raggiunto ed oltrepassato un struttura militare (ora riadibita a malga) si trova, finalmente, l'indicazione per le incisioni, insieme ad un cartello che (ovviamente?) ci invita a rispettare il luogo e a non commettere atti vandalici.
Pochi minuti su uno stretto sentierino e si arriva ai piedi di un canalone; un pannello ci spiega il senso delle incisioni.
Ci troviamo sulla "Via Sacra" scoperta, nei primi anni del 900, dal botanico ed eclettico inglese Clarence Bicknell il quale, innamoratosi perdutamente della Liguria e del paesaggio circostante, trascorse gran parte della propria vita tra Bordighera e Casterino, contribuendo allo studio, alla catalogazione e, talvolta, alla scoperta di infinite varietà di flora locale.
Ancor oggi il lavoro di Bicknell è considerato fondamentale per l'analisi dell'ecosistema delle Alpi Liguri.
Nel corso delle suoi studi si imbattè, appunto, in queste strane incisioni il cui significato non è ancora chiaro ma, si ritiene, che, oltre a rappresentare momenti di vita pastorale, riroducano infinità di immagini sacre e rituali che risalgono all'età del bronzo.

Come ho avuto modo di dire, la zona, di notevole pregio storico-naturalistico, è contornata da cartelli che invitano ad ammirare il paesaggio senza commettere atti vandalici.


Ce n'era bisogno?

A giudicare da ciò che si vede direi di si.... Mi domando perchè i cretini (che non mancano mai) siano sempre (o quasi) di origine italiana..... e poi, purtroppo, riesco anche a darmi una risposta...

Se siamo così un motivo ci sarà pure......

Passata (ma non troppo) "l'incazzatura" continuando sul sentiero si raggiungono i Laghi Gemelli, due bellissimi laghetti divisi da un istmo di terra.
Breve pausa pranzo e, continuando lungo il sentiero, si inizia la discesa in una conca con un pianoro di formazione glaciale.
Il sentiero scende in maniera sempre più decisa fino a giungere allo stupendo Lago Verde di Fontanalba.
Da lì al rifugio, e poi alla macchina, il passo è breve....
Ormai la giornata è finita, peccato......
Per la cronaca, l'anello completo dal rifugio di Fontanalba ai laghi e ritorno, dura circa 3 ore.

 
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