Monferrato - Sito di Gianluca Dagnino

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Vespa


Su e giù per il Monferrato

La follia, probabilmente, non ha confini, così di prima mattina mi trovo a partire con la mia PX200 ed imboccare l'autostrada per un folle giro tra le provincie di Savona, Alessandria e Genova.
Ho una mezza idea di dove andare ma...strada facendo i piani sono destinati a cambiare...forse in meglio...ma questo lo deciderete voi (se avrete la pazienza di seguirmi.....)

Esco dall'autostrada ad Albissola e, piano piano, mi inerpico verso Stella, il paese dell'indimenticato Sandro Pertini, continuo fino a giungere a Sassello (famoso per gli ottimi amaretti) e, da li... oltrepasso il confine di Regione e mi addentro nel basso Piemonte. La prima città che incontro è Acqui Terme di origini romane come testimoniato dai resti dell'acquedotto. Fa caldo, oserei dire "soffoco" dialettalmente parlando...meglio continuare.. Ad Ovada vorrei andare verso il Passo del Turchino ma...causa lavori è chiuso. Un imquietante segnale "Tutte le direzioni" non mi lascia scelta... mi trovo a girovagare per le colline del Monferrato passando davanti ad un paese a me sconosciuto: Lerma con il suo magnifico Castello medievale.
Il Castello è oggi un borgo abitato, una delle tante bellezze sconosciute di ogni angolo d'Italia.

Lasciata Lerma continuo il mio viaggio in questa strana terra di Piemonte dove si parla il genovese, sono tutti (o quasi) genoani, come mai? Nel 1929 il governo Mussolini decise di ridisegnare Comuni e Provincie nell'intento di razionalizzare la Pubblica Amministrazione. Fu così che molti piccoli Comuni scomparvero e divennero frazioni di altri, nacquero nuove provincie tra cui Imperia e, appunto, Alessandria, il ,cui territorio comprese una parte di comuni antropologicamente liguri che furono sottratti alla provincia di Genova, fra i quali Ovada, Novi Ligure, Gavi Ligure,  ed altri ancora.
Parodi è uno di questi ed è situato in posizione dominante su una collina del basso Monferrato.
Guardandomi intorno e godendomi il panorama noto una costruzione, in alto, in alto, che pare una via di mezzo tra un Castello fortificato ed una Chiesa... la raggiungo. Si tratta della Madonna della Guardia di Gavi, li appredo che il santuario sorge, in eggetti sui resti di una fortificazione ristrutturata..ed è visivamente collegata - infatti - con la fortezza eretta sopra Gavi.

A Gavi, dopo aver fatto benzina sono indeciso.... Passo della Bocchetta o della Scoffera? (nomi che hanno fatto la storia del ciclismo..) ad un certo punto vedo un segnale "Sacrario della Benedicta 35Km"  ... ho capito dove sarei andato ma.... lo lascio ad un'altra pagina...



Lascio la Benedicta con la tristezza nell'animo continuo lungo la strada ed entro nel "Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo". Si tratta di un altipiano dominante sia il Monferrato che la Val Polcevera che le Vallate di Masone e Campoligure. L'altipiano continua e si torna in Liguria, precisamente nel Comune di Ceranesi in località Piani di Praglia, circa 1000 metri sul livello del mare, terra delle scampagnate domenicali dei genovesi. Rapida discesa ed arrivo a Pontedecimo (che dall'alto non sembra male ma, in realtà è un cattivo esempio di urbanizzazione selvaggia) e, siccome non ne ho ancora abbastanza, prendo la Statale dei Giovi fino a Busalla. Breve digressione fino a Casella per fotografare il caratteristico trenino e, di seguito a Sant'Olcese per una foto che mi è cara. In ultimo la Via Aurelia..che, è pure chiusa all'altezza di Noli, l'occasione è buona per una foto dall'alto e poi...a casa con 400 Km di divertimento...

 
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