La Bonette - Sito di Gianluca Dagnino

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Vespa


Col de la Bonnette
Il passo alpino più alto d'Europa

Ecco l'ennesima follia di primavera. Una salita al passo stradale più alto d'Europa - il Col de la Bonette, pardon, Restefond de la Bonette, come dicono i francesi.

Meta di mitiche tappe del Tour de France e paradiso dei ciclisti e dei motociclisti.
Si parte di prima mattina imboccando la A10 direzione Francia e, in poco più di un'ora si arriva a Nizza St. Isidore.
Ci si dirige verso Isola e, anzichè andare nella direzione del Colle della Lombarda, si prosegue ancora per una quindicina di chilometri.

Oltrepassata St. Etienne de Tinee inizia l'ascesa vera e propria, dai 900 mt ai 2802, il tutto incorniciato da una stupenda giornata (come potrete vedere dalle foto). Si passa dal Dipartimento delle Alpi Marittime a quello dell'Alta Provenza, dalla valle della Tinea (affluente del Varo) a quella dell'Ubaye.
Siamo nel cuore delle Alpi Francesi.

Man mano che si sale si scorgono numerose fortificazioni risalenti, sia al periodo napoleonico, sia alla seconda guerra mondiale.
Arrivati a quota 2291 ci si imbatte nel fortificato "Camp des Fourches"; il campo delle forche dove, da una lapide, si apprende che - ai tempi dell'ultima guerra - la frontiera italiana distava solamente 5 chilometri.
Da li in poi è tutto un susseguirsi di fortificazioni dell'epoca protette, ormai inutilmente, da una coltre di neve!!!

E, lì nei pressi, incontriamo un'abitante del luogo che, per nulla titubante, si lascia immortalare con aria attenta.
I suoi occhi - forse - raccontano storie antiche - raccontano che Lei era qua prima di noi e ci sarà anche dopo.
Raccontano il rispetto della lotta per la sopravvivenza in questa natura ancora un po' selvaggia.
Forse sto immaginando ma Lei non ha per nulla paura dell'uomo, anche se dovrebbe.
Vi assicuro, niente zoom, era proprio lì!!!

Ormai siamo quasi in cima, un'altra lapide è eretta alla memoria di colui che ha tracciato questa impervia via alpina.
Sulla cima del colle - da ambo i versanti - abbondano le fortificazioni che, però non sono visitabili.
Inizia la discesa verso Jausiers nella valle dell'Ubaye tortuosa come la salita.
I baraccamenti militari si sono conservati meglio su questo versante e, a differenza che sull'altro, si trovano anche dei laghetti alpini.

Breve pausa a Jausiers per mangiare qualcosa e, poi nuovamente in marcia verso il colle della Maddalena (o meglio Col de Larche, per dirla come i francesi).
Sul colle si rientra in Italia e, lungo la valle Stura, si discende fino a Cuneo e poi in riviera, a casa.
Il tutto per la bellezza di 444 (quattrocentoqarantaquattro) chilometri percorsi in circa 12 ore.

Pazzi!!!

 
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