Storie di uomini, confini e...treni - Sito di Gianluca Dagnino

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Storie di Uomini, confini e.....treni

La storia ha inizio il 14 luglio del 2005:

Questa imponente stazione ferroviaria in stile neobarocco si trova in un paesino di circa 200 anime.
Perchè mai un paesino di 200 anime avrebbe dovuto avere un edificio così imponente? Fu inaugurata nel 1914 anche se resa operativa agli inizi degli anni 20 quando finalmente fu aperta al traffico la linea feroviaria Cuneo-Ventimiglia. Si trova a San Dalmazzo di Tenda, pardon, dal 1947 Saint Dalmas de Tende ed era... la stazione di frontiera (poichè in allora la linea ferroviaria attraversava, per circa 20 chilometri il territorio francese). Era una stazione con 15 binari.


E, sebbene trafficata, era già sovradimensionata allora. Bisogna dire che la linea ferroviaria Cuneo Ventimiglia rappresenta un capolavoro di ingegneria, con le sue gallerie e viadotti elicoidali, seconda (o forse al pari) a quella del Bernina - tra l'Italia e la Svizzera. All'epoca della costruzione richiese (specialmente per la realizzazione del tunnel del Colle di Tenda lungo più di 8 Km) un pesante tributo di vite umane. Oggi l'edificio è in abbandono....due soli binari percorsi da una ventina di treni al giorno la maggior parte dei quali italiani ed è stata "sostituita"...da quel piccolo gabbiotto che potere vedere nella slide....
Ciò nonostante nella valle Roya è attivo un comitato per la salvaguardia ed il recupero della stazione.... con scarsi risultati. A luglio 2008 ci sono tornato e le porte verdi che potete osservare nelle prima foto erano state sostituite da mattoni. Ancor oggi la ferrovia richiede purtroppo un tributo in vite umane, il 27 gennaio 2003 una motrice italiana si è scontrata con un treno francese in una delle gallerie elicoidali e, purtroppo, i macchinisti italiani hanno perso la vita. Sulla facciata della stazione, che in più punti mostra ancora le tracce dei bombardamenti della II Guerra Mondiale, è oggi stata apposta questa lapide in ricordo:



Se l'Italia aveva termine presso San Dalmazzo di Tenda .... ricominciava 20 chilometri più a sud, per la precisione a Piena Bassa frazione, allora, di Olivetta San Michele; la locale stazione di dogana aveva 3 binari.
Negli anni 30-40 il paese contava si e no un centinaio di abitanti, in gran parte doganieri, operai presso la centrale elettrica, ferrovieri e, oviamente, camicie nere.
Oggi gli abitanti saranno pressappoco 20; la piccola frazione è in abbandono, così come la stazione.

Dopo la riapertura della linea ferroviaria (nel 1979) si è deciso di non utilizzare più questo scalo.
Qui, insieme all'amico Raffaele - che ringrazio per alcune delle foto - siamo riusciti ad entrare.
Le immagini parlano da sole....

Ad ogni buon conto.... nel caso qualcuno avesse bisogno.....


 
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